
Di solito quando si parla di bandiere ci si riferisce a calciatori che hanno militato per un numero considerevole di anni sempre nella stessa squadra e che magari in tutta la carriera hanno indossato sempre la stessa casacca, non sempre però va così, ci sono giocatori che riescono a legarsi indissolubilmente ad una maglia anche per altri motivi. E' il caso di Cristiano Lucarelli, livornese purosangue, una decina di campionati in giro per l'Italia con risultati alterni, un solo grande desiderio vestire la maglia amaranto. Sulla soglia dei trent'anni il sogno si avvera, i Labronici tornano in B e dopo una trattativa lunga e difficile (costata a Lucarelli un ingaggio inferiore al precedente di circa un miliardo) Cristiano si veste di amaranto. Tutto qui?? nemmeno per sogno, come nella più bella delle favole il Livorno raggiunge la massima serie dopo 55 anni e nella partita della matematica promozione Lucarelli dopo il gol corre verso la linea di fondo e fa letteralmente l'amore con la casacca livornese. Cristiano è assoluto protagonista della stagione e realizza 29 reti nel campionato di serie B, nella stagione succesiva è capocannoniere di quello di serie A con 24 gol, la terza stagione in amaranto invece consegna al Livorno la storica qualificazione in Coppa Uefa, dove nell'anno successivo raggiunge i sedicesimi di finale. Il quarto anno sarà anche l'ultimo di Cristiano all'Ardenza, un rapporto idilliaco si interrompe, prima con il presidente Spinelli e poi con la piazza, a causa di un pareggio "accomodato" con la Reggina del fratello Alessandro, Lucarelli non digerì gli insulti di parte dello stadio e al termine della gara annunciò il suo addio al Livorno a fine campionato. In quattro stagioni ha collezionato 158 presenze e 101 gol tra Serie A, Serie B, Coppa UEFA e Coppa Italia. Il suo rapporto con la città, la squadra e la curva, nella quale tante volte è entrato da Ultras, lo consacrano nonstante il mancato lieto fine a bandiera del Livorno.
Il trailer del documentario dedicato a Cristiano uscito nel marzo del 2007, la canzone di sottofondo gli è stata dedicata nel 2006 dal gruppo veronese dei Los Fastidios
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